lunedì 7 settembre 2015

L'ordine nell'universo: la mano di Dio.

Quando si pensa a qualcosa di soprannaturale o di magico viene in mente la fata di Cenerentola o Harry Potter che danno colpi di bacchette e fanno avvenire degli eventi che nel nostro universo non sono mai accaduti. Nel nostro universo le zucche non diventano carrozze e nessuno può far lievitare un masso; ma se ciò accadesse frequentemente nessuno di noi lo vedrebbe come qualcosa di straordinario: sarebbe la normalità e dunque nulla di magico.

Così se si solleva un sasso e lo si lascia andare esso cadrà a terra (evento normale e non "magico"): ma come facciamo a sapere che cadrà? Semplice; è una cosa che abbiamo visto tutti accadere molte volte e per quanto ne sappiamo tutti gli esseri umani hanno sempre visto accadere. E poi i libri di fisica dicono che succede così. Non solo i sassi cadono ma lo fanno tutti nello stesso modo: partono più piano e poi accelerano e seguendo delle traiettorie ben definite da precise leggi matematiche.

Tutto l'universo è soggetto a un preciso ordine a delle precise leggi che valgono ovunque e sono immutabili nel tempo, la materia è composta da poche tipologie di particelle tutte uguali tra loro: i protoni sono tutti identici, così gli elettroni, gli atomi di idrogeno e le molecole d'acqua: ogni molecola d'acqua è uguale a tutte le altre e questo vale per i miliardi di miliardi di miliardi di miliardi e chissà quante ce ne sono sul nostro pianeta e nel resto dell'universo.

Ora l'esistenza di queste leggi e di questo ordine e di questi minuscoli oggetti tutti uguali a me appare come qualcosa di estremamente magico e incomprensibile anche perché non possiamo dire nulla sul perché le cose siano così, non conosciamo la ragione per cui esistono tali regole: tutti i protoni si respingono tra loro e si attraggono con gli elettroni sempre allo stesso modo secondo la stessa legge; la massa del protone è 1836 quella dell'elettrone, da dove esce questo numero? Nessuno lo sa è così e basta e ha sempre lo stesso valore e ha sempre avuto lo stesso valore. Dall'esistenza di questi oggetti e di questo ordine scaturisce il mondo così com'è. Io, tale mondo, lo ammiro ogni giorno pieno di meraviglia. Tutto bellissimo e magico e l'unica ragione per cui ci appare "normale" è che ogni giorno gli eventi seguono sempre le stesse "magiche" leggi.

Del fatto che il mondo è miracoloso ne scriveva Einstein in una lettera a Maurice Slovine:


«Trovi sorprendente che io pensi alla comprensibilità del mondo come a un miracolo o a un eterno mistero?A priori, tutto sommato, ci si potrebbe aspettare un mondo caotico del tutto inafferrabile da parte del pensiero. Ci si potrebbe attendere che il mondo si manifesti come soggetto alle leggi solo a condizione che noi operiamo un intervento ordinatore. Questo tipo di ordinamento sarebbe simile all'ordine alfabetico delle parole di una lingua. Al contrario, il tipo d’ordine che, per esempio, è stato creato dalla teoria della gravitazione di Newton è di carattere completamente diverso: anche se gli assiomi della teoria sono posti dall'uomo, il successo di una tale impresa presuppone un alto grado d’ordine nel mondo oggettivo, che non era affatto giustificato prevedere a priori. È qui che compare il sentimento del “miracoloso”, che cresce sempre più con lo sviluppo della nostra conoscenza. E qui sta il punto debole dei positivisti e degli atei di professione, che si sentono paghi per la coscienza di avere con successo non solo liberato il mondo da Dio, ma persino di averlo privato dei miracoli».


Ora se pensiamo a Dio come all'intelligenza regolatrice ecco che possiamo subito cominciare, non dico a comprendere, ma a farci un idea su di lui: se di un artista osservo le sue opere potrò farmi un idea sull'artista stesso: se osservo i quadri di Dalì penserò a una persona estremamente fantasiosa che ama stupire il mondo. Per cui studiando il cosmo e le leggi che lo governano significa contemplare l'opera di Dio ed è un modo per conoscere Dio stesso.

Quando da giovane studiavo fisica per me lo studiare era un esperienza mistica: un modo per poter osservare il pensiero di Dio, il primo modo in cui ho cominciato a sentirmi vicino al cosmo e sentire quel contatto che invano avevo cercato nella Bibbia ma che col tempo mi appariva sempre più come un libro scritto da uomini pieno di stupidate e con pochi spunti interessanti. Per me lo studiare fisica è stato l'inizio del mio percorso spirituale alla ricerca della conoscenza e della verità.

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