lunedì 17 agosto 2015

A proposito di Dio.

Ma Dio esiste o no? Boh! Per gli atei la risposta è semplice ed è no, ma questo blog nasce per sostenere che Dio esiste e prima di mettersi a discutere se esiste o no bisogna chiarire che cosa si intende con Dio.
Infatti a me sembra che persone diverse abbiano idee diverse su Dio e quasi sempre chi sostiene che esiste non si preoccupa mai molto di dire che cosa intende per ciò che chiama Dio, ma si da solo un gran da fare per dire che esiste.

Partiamo dal termine "Dio" la prima cosa da dire è che tale parola non è ebraica e non viene dal cristianesimo ma è una parola che deriva dal latino, da Wikipedia:

"Nelle lingue di origine latina come l'italiano (Dio), il francese (Dieu) e lo spagnolo (Dios), il termine deriva dal latino Deus (a sua volta collegato ai termini, sempre latini, di divus, "splendente", e dies, "giorno") proveniente dal termine indoeuropeo ricostruito *deiwos. Il termine "Dio" è connesso quindi con la radice indoeuropea: *div/*dev/*diu/*dei, che ha il valore di "luminoso, splendente, brillante, accecante", collegata ad analogo significato con il sanscrito dyáuh. Allo stesso modo si confronti il greco δῖος e il genitivo di Ζεύς [Zeus] è Διός [Diòs], il sanscrito deva, l'aggettivo latino divus, l'ittita šiu."

per cui dire che si crede in Dio è come dire che si crede in Zeus o in Siu!

Dunque ma Dio che ha fatto e che cosa fa? Per prima cosa crea l'universo e stabilisce le regole che esso deve seguire, moltissimi popoli hanno miti in cui raccontano la creazione del cosmo e parlano di un Dio o una Dea a cui danno nomi diversi.
Tutti questi racconti in passato erano creduti veri letteralmente: ad esempio si immaginava un Dio che in sei giorni crea il cosmo e poi il settimo giorno si riposa. Peccato che tutti questi racconti si siano rivelati delle storielle fantasiose per nulla attinenti con la realtà.

Ma se Dio (o gli Dei) se ne stessero in cielo a farsi i fatti loro a noi che ci dovrebbe importare? Il fatto è che questi parlano agli uomini in continuazione (soprattutto in passato). Presso gli ebrei c'erano i profeti a parlare per conto del dio locale ovvero il famoso YHWH (Yahweh). Per i Greci gli Dei prendevano direttamente possesso di un corpo umano e attraverso questo parlavano (erano dunque gli indemoniati a darci la parola di Dio) come la famosa Pizia che dal tempio di Delfi dava i suoi oracoli che erano parola di Apollo. Per i cristiani Dio stesso si fa uomo e parla direttamente agli uomini: Gesù il cristo. Per i mussulmani è il profeta Mohammed a ricevere la il corano da un arcangelo che lo porta per conto di Allah...
Però oggi se uno si arrischia a dire che sente la voce di Dio nella sua testa finisce in ospedale psichiatrico!
Poi Dio (o gli Dei) comunicano in vari modi dandoci dei segni: un evento particolare, una macchia su un muro, un aggeggio che si rompe o riprende a funzionare ecc...
Oltre a comunicare Dio interviene nella vita degli uomini in vari modi: manda terremoti, fa piovere, provoca delle malattie o fa guarire da altre malattie; decide le battaglie dando coraggio ai suoi preferiti o impaurendo gli altri. Poi magari interviene nella vita delle persone o direttamente o attraverso dei santi indirizzandole come vuole lui. Per alcuni sarebbe lui a pianificare tutta la nostra vita oppure ci lascia scegliere come vivere.

Infine Dio ci darebbe delle regole di condotta su come vivere: su cosa mangiare, su che fare alla domenica, su come comportarci in una transazione finanziaria, di dice anche il mondo in cui dobbiamo pregarlo per far si che lui realizzi i nostri desideri. E poi è li pronto a giudicarci per tutto quello che facciamo e se non gli andiamo bene ci butta nell'inferno dopo che siamo morti.


Insomma a me sembra che su questa idea dell'esistenza di un Dio si sia creata una gran confusione nei secoli e questo perché su tale argomento non è mai stato possibile discutere in quanto tra ogni popolo i sostenitori di una particolare idea di Dio si sono imposti con la violenza occupando e imponendo una particolare visione. Così sono nate varie religioni tutte di solito rette da storielle poco verosimili e tutte incapaci di modificare la loro presunta verità ma spesso pronti a difenderla con la violenza. A costoro si contrappongono gli atei e i materialisti a che hanno gioco facile a criticare gli aspetti più ridicoli delle religioni per poi poter sostenere la loro particolare visione del cosmo.

Io però da anni ho elaborato una visione diversa del cosmo: in tale visione Dio esiste e interviene nel mondo e nelle nostre vite, però tale Dio è da scoprire pian piano attraverso lo studio ma anche attraverso la riflessione utilizzando quel meraviglioso strumento che è la ragione che ci permette di mettere a fuoco pian piano e sempre meglio la realtà del mondo in cui viviamo. E per fare questo per prima cosa si deve avere la forza intellettuale di analizzare in modo critico la religione in cui ci è toccato di nascere in modo da assorbire ciò che è di vero e liberandosi di ciò che è falso e storiella: per cui io penso che Dio esista ma non per questo mi metto a credere che ha creato il mondo 6.000 anni fa in sei giorni, che ha mandato un diluvio universale o un figlio capace di camminare sulle acque e di moltiplicare i pani e i pesci.

Un po' alla volta voglio scrivere qua su questo blog tutte le mie idee; sebbene io sia spesso critico con le religioni io le vedo come una manifestazione del divino in quanto ognuno di noi ha dentro di sè, spesso nell'inconscio, delle verità e delle conoscenze a cui cerca di dare forma finendo così per creare le varie religioni che si basano sull'idea potente dell'esistenza di un' intelligenza nel cosmo in cui viviamo un'intelligenza che interviene e persegue degli scopi dando senso alla nostra vita.









1 commento:

  1. All'esistenza di Dio risponderei con un bel "non so" proprio per il problema della definizione di Dio ed i dettagli di quello a cui dovrei credere. Ma se avessi la possibilita' di definire cosa intendo con Dio, allora risponderi "Forse".
    Comunque non ho mai trovato questa questione come la piu' rilevante e concretamente utile. Siamo in ogni caso costretti a vivere in un mondo lasciato libero da Dio che se avesse voluto rivelarsi lo avrebbe fatto senza ambiguita'.

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